Il confronto tra gli ultimi due inizi di stagione mette in evidenza come, nonostante aspettative diverse, Gattuso stia andando meglio del suo predecessore
La differenza, per adesso, la sta facendo principalmente Alessio Romagnoli. Il capitano, dopo lo choc del derby perso all’ultimo istante contro l’Inter, si è caricato la squadra sulle spalle marchiando a fuoco due degli ultimi 3 successi consecutivi. Contro il Genoa, una sua palombella a tempo quasi scaduto ha beffato Radu, dando un successo di platino al Diavolo. Ieri il bis a Udine, ancora una volta in pieno recupero. Il tutto grazie a un sinistro da bomber vero. Due reti pesantissime che valgono 4 punti in più. Quasi tutta la differenza esistente tra il Milan di quest’anno e quello targato Montella, di dodici mesi fa.
Milan: Gattuso +5 rispetto a Montella
Le tre vittorie consecutive ottenute contro Sampdoria, Genoa e Udinese hanno fatto impennare il rendimento del Milan: Gattuso, in bilico dopo il ko contro l’Inter, si ritrova adesso in piena bagarre Champions. I rossoneri sono quarti con 21 punti in saccoccia, frutto di 6 vittorie, 3 pareggi e 2 sole sconfitte.
Un rendimento avvalorato dalle difficoltà di una squadra scesa in campo a Udine senza tanti titolari: Biglia, Caldara, Calabria, Calhanoglu, Bonaventura, con Higuain uscito anzitempo. Una squadra dal cuore grande, come il suo tecnico.
Montella, quante difficoltà lo scorso anno
Cinque vittorie, un pareggio, quattro sconfitte. Dodici mesi fa il Milan era già distante anni luce dalla vetta, nonostante una campagna acquisti faraonica, con la ciliegina sulla torta del nuovo capitano Bonucci.
Le quattro vittorie iniziali contro Crotone, Cagliari, Udinese e Spal erano state illusorie. I pesantissimi ko con Sampdoria, Lazio, Roma e Inter avevano fatto precipitare il Diavolo a distanze siderali dalle prime posizioni, evidenziando come il progetto estivo voluto dal duo Fassone-Mirabelli facesse acqua da tutte le parti. Montella avrebbe poi pagato con l’esonero questo avvio stentato.